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Perché si chiama legionella

Il termine “Legionella” ha origini da un raduno di ex combattenti della guerra in Vietnam (i famosi legionari appunto, appartenenti all’American Legion) tenutosi nel luglio del 1976 presso l’albergo Bellevue-Stratford di Philadelfia (USA). Durante questo incontro su circa 4.000 partecipanti, ben 221 furono colpiti da polmonite acuta e 29 non riuscirono a sopravvivere.
Tra le varie ipotesi, si pensò anche ad un attacco biologico da parte dei Russi.
Successivamente, si scoprì che la causa di tali decessi era semplicemente batterica.
Nel Gennaio del 1977, il CDC di Atlanta scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio.
Batteri in precedenza sconosciuti, che si erano sviluppati nell’impianto di condizionamento e ad essi fu dato, appunto, il nome di legionella.
Indagini retrospettive ed epidemiologiche, hanno poi attribuito allo stesso ceppo batterico numerosi casi ed epidemie di polmonite acuta di cui non era stata identificata la causa.
Sempre il CDC infatti, ne scoprì traccia nei tessuti di pazienti considerati “casi non risolti”, conservati nei loro archivi nei 50 anni precedenti.
In questi sette lustri sono state acquisite nuove informazioni sulle caratteristiche del microrganismo, le sue interazioni ambientali, i meccanismi patogenetici, la varietà dei quadri clinici, le opzioni terapeutiche e le indicazioni per la prevenzione del contagio umano attraverso il controllo della contaminazione ambientale.
Attualmente, al genere Legionella si possono enumerare 48 specie diverse, suddivise in 70 sierogruppi e circa la metà di queste risultano patogene opportuniste.